30.01.2025
Una nuova forma di investimento sta prendendo piede, anche tra gli investitori retail. Si tratta di una forma di impiego prima disponibile solo per gli investitori istituzionali, ma che grazie alla democratizzazione degli investimenti sta lentamente penetrando anche nei portafogli più piccoli. L’importante, come sempre, è che venga inserita con il giusto peso, e solo un consulente finanziario esperto può definire bene se, quando e quanto affiancare tale asset alle altre classiche forme di investimento. Si sta parlando dei CLO (Collateralized Loan Obligations), ovvero le obbligazioni di prestito garantito.
Si tratta di una struttura finanziaria che svolge un ruolo fondamentale nel mercato del credito riunendo diverse attività (un pool) che generano flussi di cassa stabili, successivamente suddivise in tranche che possono essere poi cartolarizzate, ovvero collocate presso gli investitori. A differenza di altre obbligazioni garantite da altre attività (ad esempio gli MBS che sono garantiti dai mutui ipotecari) i CLO sono composti principalmente da prestiti aziendali con rating di credito variegato e scadenze diversi, che vengono poi suddivisi in tranche che riflettono il profilo di rischio.
Per i portafogli obbligazionari diversificati le CLO con rating AAA (molto elevato) possono rappresentare un’opzione interessante, a fianco di altri asset. Se le obbligazioni societarie classiche danno accesso a un unico prestito e a un singolo mutuatario, la cartolarizzazione permette agli investitori di accedere a un pool diversificato di prestiti e mutuatari. I titoli emessi da una CLO sono poi suddivisi in classi – o tranche – e classificati in base alla qualità creditizia. Gli investitori finali possono, quindi, acquistare titoli della tranche più adatta alle loro preferenze di rischio.
In caso di default su un prestito, le eventuali perdite vengono ripartite dalla base della struttura CLO. Ogni tranche successiva fornisce protezione contro le perdite di portafoglio a favore di tranche di debito più senior. In genere, le perdite di portafoglio devono essere consistenti prima che le obbligazioni senior (rating AAA) inizino a soffrire.
I prestiti sottostanti all’interno di una CLO sono presso grandi o medie società, che si finanziano anche attraverso obbligazioni High Yield, ad alto rendimento. In Europa il mercato delle CLO è piuttosto ampio e liquido, con dimensioni pari a circa il 60% di quelle del mercato High Yield.
Durante i periodi di volatilità, le CLO AAA hanno generato rendimenti totali equivalenti o migliori del credito di livello investment grade. I ribassi delle CLO AAA tendono ad essere più brevi e meno profondi rispetto a quelli subiti dal credito societario tradizionale. Come sempre, i prestiti più senior sono considerati i più sicuri in caso di problematiche finanziarie, seguono le tranche Mezzanine e da ultime le tranche azionarie (ad altissimo rischio). Dopo la crisi finanziaria del 2008-2009, i CLO sono stati soggetti a un maggiore controllo, con normative più rigorose che migliorano la stabilità del mercato.
L’elemento forse più interessante è che in un singolo CLO sono compresi numerosi prestiti aziendali. L’essenza della struttura di un CLO è, infatti, la stratificazione in tranche, ciascuna delle quali rappresenta differenti livelli di rischio e rendimento. Questo sistema a più livelli è fondamentale nel distinguere i CLO da altri tipi di titoli garantiti da attività. La diversificazione del portafoglio di un CLO fa si che, mettendo in comune una varietà di prestiti, il rischio di insolvenza di ogni singolo debitore viene mitigato. Inoltre, un singolo CLO potrebbe includere prestiti di aziende tecnologiche, farmaceutiche, energetiche, e così via, diversificando tra i differenti settori.
I CLO sono, inoltre, meno influenzati dai movimenti dei tassi di interesse in quanto tipicamente sono obbligazioni a tasso variabile, mentre sono maggiormente influenzati dall’affidabilità creditizia delle aziende e dalle condizioni economiche generali.
In Italia sono a disposizione fondi ma anche un Etf da poco quotato, che permettono di puntare alle CLO. Ad esempio, il fondo Alpha Ucits Sicav Fair Oaks AAA CLO, che punta alle emissioni con rating massimo, o il fondo Neuberger Berman CLO Income, che presenta rating medio BBB ed è quindi più speculativo rispetto al primo. Mentre l’Etf Janus Henderson Tabula EUR AAA CLO (LU2941599081) permette di esporsi su un paniere diversificato di CLO a rating massimo, ed è quotato da inizio febbraio 2025 su Borsa Italiana.
Come tutte le asset class, prima di immaginare l’inserimento in portafoglio va valutata attentamente la componente di rischio e la correlazione con le altre asset class in portafoglio.