Analisi di scenario

L’analisi di scenario consente, come la composizione dei pezzi di un puzzle, di far emergere un’immagine che altrimenti rimarebbe celata. I tre pilastri dell’analisi di scenario sono: la Macroeconomia, la Geopolitica, la Tecnologia. L’immagine di scenario che emerge consente di assumere delle decisioni di natura strategica con maggiore consapevolezza e visione.

MACROECONOMIA:

Il 6 giugno la Banca Centrale Europea (BCE) si appresta a tagliare i tassi di 25 punti base, nonostante l’inflazione In Eurolandia nel mese di maggio sia risalita al +2,6% annuo (dal +2.4% di aprile), con un dato CORE (ex energia ed alimentari) al +2.9% annuo (dal +2.7% di aprile). I due fattori che hanno trainato la crescita dell’inflazione sono stati i Servizi (+4.1% rispetto al +3.7% di aprile) ed i Salari (+4.9% nel primo quarter 2024 rispetto al +3.4% nell’ultimo quarter 2023). La sintesi che ne deriva è che Francoforte – dopo il 6 giugno – non potrà “inserire il pilota automatico”, effettuando cioè una serie di tagli dei tassi consecutivi (pur ciascuno di ridotta entità). Sarà al contrario costretta ad una strategia “wait and see”, che non riguarda esclusivamente l’evoluzione dei prezzi nell’Eurozona, ma anche le decisioni di politica monetaria che verranno assunte dalla Federal Reserve (FED). A Washington, infatti, sono salite le attese di uno slittamento all’autunno del primo taglio dei tassi. Ciò non può lasciare indifferente la BCE, in quanto una politica monetaria espansiva a Francoforte, divergente dalla FED, potrebbe alimentare un indebolimento del cross euro/dollaro, con un impatto conseguente di inflazione importata, stante che Eurolandia paga in dollari le materie prime di cui è importatrice (in primis quelle energetiche). Nel contempo, la resilienza dell’economia statunitense inizia a segnare il passo con una crescita del PIL rivista a ribasso del +1.3%, inferiore alle stime (+1.6%) che si confronta con il +3.4% dell’ultimo quarter del 2023. Se da un lato si tratta di una good news (un numero sempre maggior di analisti si attende il “soft landing” degli USA), dall’altro è la sua causa a rappresentare la bad news: la riduzione del tasso di crescita dei consumi privati. Considerato il loro peso predominante nell’economia a stelle e strisce (oltre il 70% del PIL), è evidente che l’esaurimento dei risparmi cumulati nell’era pandemica, ha generato un ritorno all’indebitamento dei consumatori, il cui aumento dei tassi di insolvenza palesa una crescente difficoltà nel far fronte al suo rimborso. L’inversione della curva di tassi USA (10years-2years) ha raggiunto il record storico di durata (400 giorni di Borsa), confermandosi un indicatore affidabile nel segnalare l’inizio di una fase recessiva solo al suo venir meno (cioè quando la curva ritorna verso un’inclinazione positiva, dopo una fase di inversione). Tale passaggio, quando si verificherà, sarà un indicatore di forte attendibilità di natura macroeconomica, in grado di indicare la fine della lunga fase di crescita del PIL USA.

GEOPOLITICA:
“La Nuova Caledonia non deve diventare il Far West”. Così il presidente francese Emmanuel Macron si è pronunciato sul nuovo focolaio di crisi che sta riguardando la Collettività d’Oltremare della Nuova Caledonia, dove è in corso una grave crisi politica. Scontri tra la popolazione sono emersi contro una riforma sul diritto di voto e stanno destabilizzando il Paese che detiene dal 20% al 30% delle riserve mondiali di nichel. Questo minerale è utilizzato per la fabbricazione di batterie per veicoli elettrici e proprio quest’ultimi sono finiti di recente al centro dello scontro geoeconomico tra Cina e USA-UE che vede l’auto elettrica cinese sempre più minacciosa e problematica per la competitività dei marchi occidentali. I prezzi globali del nichel sono però scesi di oltre il 45% nel 2023, spinti al ribasso dalla veloce espansione della produzione in Indonesia, sostenuta finanziariamente proprio dalla Cina (!). Ciò non solo ha causato una forte crisi economica per la piccola economia del territorio francese d’Oltremare, ma ha aperto un nuovo fronte di criticità internazionale dove controllo delle materie prime e influenze esterne (Parigi ha messo in guardia circa l’influenza di Turchia e Azerbaijan nel fomentare le proteste che agitano la Nuova Caledonia) diventano elementi sempre più importanti. Nonostante nessun Paese sia davvero interessato ad un’escalation della tensione, altri eventi dell’ultimo mese vanno esattamente nella direzione opposta: la Casa Bianca starebbe valutando l’ipotesi di mandare in Ucraina armi in grado di colpire in profondità il territorio russo; la Corte di Giustizia Internazionale ha ordinato ad Israele di fermarsi nella sua operazione a Rafah spingendo con tutta probabilità i leader israeliani su posizioni più estreme e pericolose; la Cina ha circondato Taiwan con decine di navi da guerra e aerei, simulando un blocco militare dell’isola; la morte del primo ministro iraniano, Ebrahim Raisi, potrebbe creare le condizioni per un cambio di indirizzo politico nella Repubblica Islamica, con una postura maggiormente assertiva verso l’esterno. Con la Nuova Caledonia i disordini geopolitici hanno quindi raggiunto anche il quadrante australiano, finora l’unico a non essere interessato da forti tensioni, lasciando solo il Nord America come regione del mondo esente da quello che ormai in molti chiamano “disordine globale”. Un primato che non sarà facile difendere alla luce delle elezioni presidenziali del prossimo novembre, già considerate tra le più polarizzate e divisive di sempre.

TECNOLOGIA:

Nel 2022, gli investimenti aziendali globali nell’A.I. (Artificial Intelligence) hanno raggiunto quasi 92 miliardi dollari, un leggero calo rispetto all’anno precedente, ma comunque un aumento di sei volte rispetto al 2016. Un sondaggio di Gartner ha rilevato che l’80% dei dirigenti ritiene che l’automazione sia applicabile a qualsiasi decisione aziendale, con un terzo delle organizzazioni che utilizza l’intelligenza artificiale in più unità. Uno dei maggiori investimenti è stato fatto nei chip Nvidia, che ora è una ragnatela di aziende che si rivolgono ad un ambiente di calcolo accelerato completamente nuovo, dove le aziende associate con i maggiori guadagni da inizio anno (oltre alla stessa Nvidia) sono state la società di soluzioni di alimentazione VST (149%), la società di server SMCI (225%) e DELL (106%). Dal 2022, la capitalizzazione di mercato di Nvidia è aumentata di 2,59 trilioni di dollari, valendo ora più di Amazon e Tesla Nvidia ha annunciato  il “progetto più ambizioso della Silicon Valley” alla conferenza annuale sulla tecnologia GPU (Graphic Processing Unit). Il CEO Jensen Huang ha presentato la GPU Blackwell, pubblicizzata come il chip più potente al mondo, definendo una nuova era dell’informatica. Nonostante non abbia rivelato i prezzi o le date di lancio, Nvidia ha dichiarato che Blackwell sarà disponibile attraverso partner come Amazon, Microsoft e Google entro la fine dell’anno, con una forte domanda. Tuttavia, gli analisti di Citi hanno notato che alcuni investitori sono preoccupati per un potenziale calo della domanda di A.I. nella seconda metà del 2024, probabilmente a causa dei clienti che ritardano gli acquisti in previsione del rilascio del nuovo sistema Blackwell. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sulle vendite di Nvidia, nonostante le strategie sui prezzi e sulle vendite dell’A.I. generativa. OpenAI di solito rende più economiche le versioni precedenti di ChatGPT e aumenta leggermente i prezzi di quelle nuove. Ma GPT-4o rompe questo schema essendo il 50% più economico di GPT-4 Turbo. Ciò suggerisce che si stiano concentrando più sui costi che sul valore, come fatto da Apple: OpenAI intende entrare in molti mercati e mantenere i clienti agganciati ai suoi prodotti. Questo è simile al modo in cui AWS (Amazon Web Service) offre molti dei suoi servizi. L’A.I. potrebbe diventare più economica nel tempo, eguagliando il suo costo effettivo; questa strategia mira a rimanere competitivi ed a raggiungere più clienti. Poiché il mercato dell’A.I. continua a evolversi, le aziende e gli investitori monitorano attentamente i cambiamenti della domanda, prendendo in considerazione strategie di prezzo flessibili per mantenere la competitività ed adattarsi alle mutevoli preferenze dei clienti.

SINTESI DI SCENARIO:

Mentre decine di Borse mondiali segnano nuovi record assoluti, Warren Buffet – 93enne fondatore di Berkshire Hathaway – porta la sua liquidità al massimo storico: 189 miliardi dollari (oltre il 50% del total Asset di 331 miliardi dollari) investiti in T-Bills $ a 3 mesi (con remunerazioni superiori al 5%). Emblematico che l’everything rally abbia coinvolto anche indici azionari – come quello tedesco – la cui economia langue da trimestri e le cui prospettive risultano tutt’altro che rosee alla luce delle criticità geoeconomiche in atto (aumento della competizione cinese e pressioni commerciali americane). L’A.I. è “the only game in town” finora in grado di celare le crescenti divergenze tra l’ottimismo dilagante della goldilocks economy ed un quadro di scenario assai diverso, sia per ragioni macroeconomiche (debito, tassi ed inflazione) che geopolitiche (aumento delle tensioni sistemiche globali). Il ritorno della volatilità sul mercato delle commodities (cacao, caffè, rame, nichel, oro ad argento) è un indicatore che non deve essere sottovalutato, perché storicamente rappresenta il preludio ad un’accelerazione della volatilità su altri asset finanziari (equity e high yield). In Europa, dopo l’appuntamento elettorale, torneranno centrali i temi della fiscalità (Patto di Stabilità e Crescita) e della Difesa, mentre nei prossimi mesi l’attenzione si sposterà progressivamente verso le elezioni presidenziali USA.

03/06/2024

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